Dopo l’arrivo del 4g e del 4g+ ora tocca al 5G, la quinta generazione della tecnologia di telefonia mobile

Il 5g opera nella banda di spettro corrispondente alle microonde da 3 GHz a 300 GHz, in Italia in particolare sono state assegnate tre bande, di cui la più alta opera a 30 GHz
Grazie al nuovo standard 5G, potremo navigare una velocità massima teorica di 20 Gbps (per il 4g era di 1Gbps), fino a 20 volte più veloce della velocità massima teorizzata anche se nell’uso quotidiano le stime sono molto più basse, stiamo parlando di 1,4 Gbps
Ma il 5G fa male?
Al momento purtroppo non ci sono prove che dimostrino o meno l’insorgere di patologie legate all’uso di questa nuova tecnologia. Per poter valutare i reali effetti negativi sulla salute causate dall’esposizione al 5G serviranno parecchi anni, anche considerando che non si è riusciti a trovare una risposta chiara neanche alle tecnologie già esistenti (1g,2g,3g,4g..) . Quello che sappiamo per ora è che il 5g viaggia su frequenze più alte, ma utilizza segnali dotati di potenza inferiore. Inoltre resta fermo il fatto che a frequenze maggiori, la capacità di penetrazione di queste onde resta comunque molto bassa.

Grazie alla capillarità delle antenne 5G, l’intensità dei segnali e le frequenze utilizzate, lasciano supporre a un’esposizione limitata e dagli effetti negativi paragonabili o addirittura inferiori a quelli derivanti dall’uso di tecnologie precedenti.
Con l’introduzione di nuove tecnologie è normale avere paura, perché non siamo realmente a conoscenza dei rischi derivati dall’uso quotidiano delle stesse. Già nel 1977 con l’arrivo della TV a colori in Italia, dopo 20 anni dal primo prototipo americano, nacquero subito molte polemiche a riguardo, come dimostrato dalle pagine estratte dall’archivio del corriere della sera.
Fonte: archivio corriere della sera: 25 gennaio 1977
e come accade oggi i partiti politici….

per fortuna dopo poco tempo si è capito che non c’era alcun rischio per la salute, ma vale come in ogni caso la regola di non esagerare.
